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Evangelici o Protestanti

Si chiamano ʺevangeliciʺ perché la base su cui si fonda la loro fede cristiana è l’Evangelo di Gesù Cristo. ʺProtestantiʺ, da pro‐testari (dichiararsi a favore di qualcosa o qualcuno o fare opposizione contro ingiustizia e prevaricazione). Alcuni punti importanti differenziano i protestanti dai cattolici:

La chiesa

I protestanti pensano che nessuna chiesa detenga in modo esclusivo la verità. La Chiesa di Cristo una, santa, apostolica, universale (che è il significato della parola ʺcattolicaʺ) si esprime sulla terra nella dimensione storica, umana, fallibile, in comunità locali, differenti le une dalle altre per dottrina, struttura, forme di culto. La differenza, in sé legittima, diventa negativa quando porta alla divisione e alla opposizione. L’unità nella diversità è il cammino da percorrere perché l’Evangelo di Cristo sia predicato fedelmente, pur nella ricchezza di accentuazioni diverse, in un confronto reciproco continuo ispirato a fraternità e unità di intenti.

Il culto

Gli elementi del culto evangelico sono essenzialmente: la lettura e la predicazione della Parola del Signore, la preghiera, l’annuncio della grazia, la confessione di fede, il canto della comunità, la Cena del Signore (non tutte le domeniche).

I luoghi di culto

Essi non hanno carattere di sacralità. Non sono i muri che garantiscono la presenza del Signore, ma la sua promessa: ʺDove due o tre sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loroʺ (Matteo 18.20).

I ministri

Tutti i servizi ministeriali possono essere assunti sia da donne che da uomini. I ministeri nelle chiese evangeliche (Pastori, Dottori, Anziani e Diaconi, e altri ancora secondo i doni dello Spirito) non costituiscono un ʺcleroʺ con prerogative esclusive, né una ʺgerarchiaʺ e, se lo vogliono, possono contrarre matrimonio. Il Capo della Chiesa è Gesù Cristo che non ha vicari terreni. Il governo della chiesa, sotto la guida dello Spirito, è affidato a organismi assembleari.

I sacramenti

Per i protestanti i sacramenti (atti voluti e istituiti direttamente da Gesù) sono due: battesimo e Cena del Signore.

Per quanto riguarda il battesimo esistono due differenti tradizioni: una che lo amministra per aspersione ai figli in tenera età dei credenti, oppure agli adulti non battezzati, l’altra che lo amministra per immersione ai credenti dopo esplicita confessione di fede (come avviene nella nostra comunità lissonese). La stessa confessione di fede è richiesta a chi è stato battezzato da bambino (confermazione).

La Cena del Signore, data sotto le due speci del pane e del vino, è segno della grazia efficace di Dio che in Gesù Cristo ha dato se stesso sulla croce per la nostra salvezza, ed è segno della sua reale presenza in noi e in mezzo a noi, dell’attesa gioiosa del ritorno glorioso del Cristo risorto. Tutto ciò non implica un ministero sacerdotale né implica una materializzazione del corpo di Cristo.

Il peccato e la grazia

Tutti siamo peccatori e tutti siamo salvati per la sola grazia per mezzo di Gesù Cristo. La fede è l’unica possibilità umana di accogliere e conoscere la grazia. Le buone opere non servono per acquisire meriti di salvezza, ma sono l’indispensabile espressione della nostra riconoscenza e del nostro amore verso il Signore che ci ha amati, perdonati e salvati.

I santi

Secondo il Nuovo Testamento tutti i credenti sono definiti santi. Coloro che hanno vissuto la vocazione cristiana con particolare intensità, consacrazione in fede e in opere e in alcuni casi fino al prezzo della vita (martiri), sono anch’essi salvati per sola grazia e non hanno acquisito speciali meriti né per loro stessi né per noi. I protestanti li ricordano come figure significative e esemplari, ma non li fanno oggetto di particolare venerazione, né li beatificano o santificano, né richiedono la loro intercessione.

La madre di Gesù

ʺBenedetta tra le donneʺ è Maria per essere stata ʺcolmata di graziaʺ, scelta da Dio per essere la madre terrena di Gesù Cristo. Essa, secondo il vangelo, ha avuto altri figli da Giuseppe. I protestanti, pur riconoscendo la sua importanza come prima testimone di Cristo e come esempio sublime di fede, umiltà, obbedienza, non la considerano essere soprannaturale né la fanno oggetto di speciale venerazione.

Le immagini e i segni

I protestanti, generalmente, non hanno immagini o statue sia perché il secondo comandamento lo vieta, sia per evitare il rischio, presente nella religiosità popolare, di identificare l’immagine con la realtà raffigurata. I protestanti hanno la croce come segno distintivo del cristianesimo, ma non il crocifisso, perché Cristo è risorto! I protestanti non adottano il ʺsegno della croceʺ perché oggetto di interpretazioni non corrette come atto di superstizione, di propiziazione o addirittura  ʺportafortunaʺ.

Nei culti protestanti la ritualità è ridotta a pochi elementi essenziali.

 

I miracoli

Gesù compiva miracoli come segni della sua predicazione di salvezza e di amore. E’ lecito nella nostra vita scorgere questi segni anche nelle piccole cose, normali o straordinarie. Essi indicano, al di là di loro stessi, il vero unico miracolo: il dono di Dio in Cristo Gesù. Diffidiamo di ogni altro miracolo, soprattutto di carattere straordinario. Anche le forze demoniache possono far miracoli. Su di essi non può essere edificata un’autentica fede cristiana.

I morti

Al momento della nostra morte, noi rimettiamo la nostra esistenza nelle mani di Dio, fiduciosi del suo perdono, del suo amore, della certezza della sua salvezza e del dono della risurrezione e della vita eterna offertoci da Cristo. Non è dunque necessario il ʺsuffragioʺ per i defunti.