Crediamo che la Bibbia, nei suoi manoscritti originali inerranti, sia stata ispirata da Dio (2Timoteo 3:16-17 e 1Pietro 1:3). Lo Spirito Santo ha ispirato i contenuti ai vari autori, pur rispettando la loro personalità, il loro punto di vista, il condizionamento culturale ed il loro stile letterario.
- La Bibbia è quindi l’unica fonte di autorità che ci rivela Dio ed il Suo piano di salvezza per l’umanità. Essa è la nostra base su cui poggiare la fede e la condotta cristiana.
- Crediamo nell’unico Dio, eternamente esistente, creatore e Signore di tutte le cose. Crediamo che nella sua unità siano presenti tre Persone: Padre, Figlio e Spirito Santo. La Bibbia ci rivela il carattere di Dio, santo (Isaia 6:3), giusto (Esodo 9:27), misericordioso (1Pietro 1:3), amorevole (1Giovanni 4:8), pieno di grazia (Efesini 2:8).
- Crediamo nella divinità del Signore Gesù Cristo. Egli è Dio incarnato, Dio in forma umana, l’immagine espressa del Padre che, senza cessare dall’essere Dio, è diventato uomo per dimostrare chi è Dio e provvedere il mezzo della salvezza per l’essere umano (Matteo 1:21; Giovanni 1:18; Colossesi 1:15).
- Crediamo nello Spirito Santo come Persona della Trinità, che al momento della conversione derivante da ravvedimento rigenera il credente venendo a dimorare in lui, battezzandolo una volta e per sempre nel corpo di Cristo (Romani 6:3-4; Efesini 4:5). Crediamo che il credente per crescere abbia bisogno di un cammino continuo di santificazione e consacrazione personale che porti alla pienezza nello Spirito (Romani 6:19-22; Galati 5:22-25; 1Pietro 1:14-16).
- Crediamo che nel principio Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza, moralmente giusto e capace di relazionarsi con Dio stesso, ma in seguito alla sua caduta e trasgressione volontaria ha perduto la possibilità di avere comunione con Dio, pertanto è divenuto spiritualmente morto e incapace di non peccare (Genesi 1:26-31; 3:1-7; Romani 5:12-21; Romani 6:23).
- Crediamo che Dio abbia donato il Figlio, Gesù Cristo, per riscattare dalla condanna e dalla separazione da Lui coloro che accettano la salvezza come un dono immeritato attraverso il pentimento e la fede in Gesù (Romani 5:1,2; Giovanni 3:16-18). La salvezza è un dono di Dio, dono eterno e permanente (Giovanni 14:15-27; 1Corinzi 6:19-20; 2Corinzi 5:17; 1Pietro 1:18, 19), non raggiungibile attraverso meriti o sforzi umani (Efesini 2:8).
- Crediamo che la rigenerazione (nuova nascita) per opera dello Spirito Santo è assolutamente essenziale per la salvezza. (Giovanni 1:12, 13; 3:3; 1Pietro 1:23; Tito 3:5). La “nuova nascita” o rigenerazione è l’esperienza che rende l’uomo partecipe della natura divina e lo fa nascere nella famiglia di Dio.
- Crediamo che dopo aver creduto per mezzo della fede il credente debba testimoniare alla chiesa locale e al mondo attorno della sua identificazione con la morte sostitutiva di Gesù attraverso il battesimo in acqua, come comandato dal Signore Gesù stesso (Matteo 28:19-20; Atti 2:38-39; 10:47, 48; Romani 6:4-5; Marco 16:16).
- Crediamo che Gesù abbia lasciato alla sua Chiesa, ossia alle persone che lo hanno riconosciuto come Salvatore e Signore, il memoriale della sua morte redentrice attraverso il pane ed il vino (Cena del Signore). Possono partecipare alla Cena del Signore coloro che hanno fatto esperienza di conversione e che quindi possono testimoniare pubblicamente di aver riconosciuto Gesù come proprio Signore e Salvatore (1Corinzi 11:23-27; Luca 22:14-23; Matteo 26:20-30).
- Crediamo che la Chiesa sia il Corpo di Cristo, l’insieme dei credenti, e solo il Signore Gesù ne è il capo. Nella chiesa locale ogni credente, con il dono o i vari carismi ricevuti da Dio, si mette al servizio di Dio e degli altri (Efesini 4:1-16). Far parte della chiesa locale e voler diventarne membri significa pertanto sperimentare l’importanza e la gioia del servizio cristiano, vivere i frutti dell’amore reciproco e delle relazioni, ricercare l’unità della fede nella diversità (Romani 15:1-7; Efesini 4:1-4), equipaggiarsi per ubbidire al Mandato di portare il Vangelo, dentro e fuori dalla comunità, accogliendo e sostenendo la visione della chiesa locale.
- Crediamo nel ritorno in gloria del Signore Gesù (Giovanni 14:1-4; 1Tess. 1:10; 1Tess. 4:14-18), crediamo che chi ha creduto in Lui starà sempre alla sua presenza dopo la morte fisica, mentre chi lo rifiuterà sarà destinato alla perdizione eterna, come pure Satana e i suoi angeli ribelli (Giovanni 3:36; 2Pietro 2:4; Apocalisse 21:3-8).
I motivi della redazione di una dichiarazione di fede
Ai cristiani è comandato di amarsi l’un l’altro nonostante le differenze di razza, genere, privilegi e condizione sociale, politica ed economica (Giovanni 13:34-35; Galati 3:28-29) e d’essere d’una sola mente dovunque possibile (Giovanni 17:20-21; Filippesi 2:2; Romani 14:1-15: 13). Sappiamo che le divisioni ostacolano la nostra testimonianza nel mondo, e desideriamo una maggiore comprensione reciproca e di dire la verità con amore. Sappiamo pure che come affidatari della verità rivelata di Dio noi non possiamo abbracciare una qualsiasi forma di indifferentismo dottrinale o di relativismo pluralista con il quale si sacrifichi la verità di Dio per una falsa pace. Il disaccordo dottrinale chiama al dibattito. Il dialogo per la comprensione reciproca e, se possibile, restringere le differenze che abbiamo fra di noi è un valore, doppiamente tale quando lo scopo dichiarato è l’unità nelle cose primarie, libertà nelle cose secondarie e carità in tutte le cose. Nei punti sopracitati è stato fatto un tentativo di affermare ciò che è primario ed essenziale nell’Evangelo così come lo comprendiamo. Un utile dialogo, però, esige non solo carità nei nostri atteggiamenti, ma anche chiarezza in ciò che affermiamo. La nostra estesa analisi della giustificazione per sola fede attraverso il solo Cristo riflette la nostra persuasione che la verità dell’ Evangelo è di importanza cruciale e non sempre bene compresa e correttamente affermata. Per ulteriore chiarezza, a causa dell’amore per la verità di Dio e per la chiesa di Cristo, noi ora abbiamo espresso i punti chiave di ciò che è stato detto in affermazioni e negazioni specifiche a riguardo dell’ Evangelo e della nostra unità in esso e in Cristo.